01 L'Odore Della Morte
02 11 Settembre '73
03 60 Anni
04 Notti Cilene
05 Rachel
06 Corri
07 Partigiano
08 Tutti Assolti
09 La Crociata Del Dittatore Bianco
10 Signor Presidente
01 L'Odore Della Morte
Si riaprono le danze allo squillo delle trombe
La dignità collassa al fragore delle bombe
Il cane imperialista tra embarghi e polizia
Combatte coi fantasmi della sua ipocrisia
Terrorismo umanitario e pace satellitar
La verità sedata in una base nuclear
Tra resti d’ospedali e vite spazzate via
Lo yankee costruisce la sua democrazia
Fischia sempre più forte
Il vento dell’occidente
Tra le macerie umane
Una bomba intelligente
Giustizia planetaria
Il mondo apre le porte
Pace totalitaria
Solo l’odore della morte
Irak e Yugoslavia Cuba ed Afghanistan
Piombo su Palestina Nicaragua e Vietnam
Tra elogi della razza e della civiltà
L’aquila a stelle strisce continua a svolazzar
02 11 Settembre '73
Seme della storia
Dal letargo dell’umanità
Desta la memoria
Dal sonno del capital
Dì di settembre
Il silenzio un sogno accecò
Lo spettro dell’odio
Un cancro il dollaro armò
Lungo la Carretera l’orda del dittatore
Assassinò la storia, l’utopia, la verità
Lungo la Carretera Austral il vento del terrore
Risucchiò una civiltà
Il fantasma dell’impero
Del mercato colonial
Sudicio d’odio passato
Su Santiago scenderà
Il fiore della giustizia
Figlio della libertà
Giace nel silenzio armato
Della Carretera Austral
03 60 Anni
Ho 60 anni tra lutti e prigioni
Ormai risucchiato dal vil capital
Piegato in lager di sbirri e massoni
Bombe e assassini senza identità
Ho pagato colpe di preti e padrini
E carceri e ghetti ricolmi d'idee
Sogni traditi volar da finestre
E dogmi corrotti protetti ad Hamamet
Ho pianto voti e ideali svenduti ad un american
Ho barattato il mio dio col potere di un democristian
Vidi l'inganno e l'odio qualunquista sparar nel ventre dell'utopia
E l'orda funesta del germe centrista crebbe dal marcio della borghesia
Ho visto ancora giudici ingrati
Pagare cara la lor dignità
E ebbri templari con scudi crociati
Giù nella bolgia dell'immunità
Baciai le mani a piduisti potenti
Ricchi plutocrati, guerrafondai
Comprai i miei voti a lupara e tangenti
Succhiai la vita a studenti e operai
Quando il silenzio è un dolore assopito in un sordo ideal
Quando lo spettro di antichi tormenti riecheggia lontan
Rivedo il male negli occhi bendati d'odio squadrista e nera nostalgia
Rivedo Scelba e la piovra fascista lungo le insegne della polizia
El pueblo unido jamás será vencido
El pueblo unido jamás será vencido
El pueblo unido jamás será vencido
04 Notti Cilene
Tra le falde del impero
Ebbro di mediocrità
Oltre i confini dell' progresso
Dell’ economia mondial
Si alzan fiumi di persone
Strepita la verità
Ma l’arroganza del padrone
Col piombo la seppellirà
Non mollare!
05 Rachel
- Instrumental -
06 Corri
Fuoco assassino nel cielo dell'Oriente
Strade imbrattate di sangue e dolor
Volto sinistro del mostro imperialista
Legalizzare un'orrenda invasion
Una minaccia venuta da lontano
Cosparge di terrore e morte un'altra società
L'onda nefasta del cancro occidentale
Coi cingolati invade le città
Terra promessa da libri e tradizione
Una grossa farsa per questa realtà
La furia cieca della superstizione
Sta distruggendo un'altra civiltà
Strade di Gaza tra vittime e macerie
Il demone sionista mai più si arresterà
Lo scettro nero e il mantello a stelle e strisce
Di sangue innocente di nuovo lui si cospargerà
Corri uomo attorno a te
Niente amore né pietà
A chi calpesta la tua rabbia e la tua civiltà
Corri uomo attorno a te
Per le strade e le città
Pietre volano la lotta non si fermerà
Resistenza!
07 Partigiano
Sangue sparso sul sentiero
Di nascosto tra le valli attende l’ora che verrà
Incalza l’oppressore in nero
Col coraggio del leone lotta per la libertà
Non dimenticare mai
Il coraggio e l’umiltà
Di chi il sangue suo versò
Per la nostra libertà
Non dimenticare mai
Chi si è alzato per gridar
Morto per un sogno che
In noi non si spegnerà
Non combatte per la gloria
Testa alta e pugno alzato mai si sottometterà
Alle ingiustizie della storia
Inseguendo l’orizzonte della rossa libertà
Il compagno partigiano attende l’ora che verrà
Inseguendo l’orizzonte della rossa libertà
08 Tutti Assolti
Tra i baluardi del progresso e della proprietà
Un uomo cerca nella giustizia la sua libertà
Ma la giustizia è un’insana e assurda utopia
Rinchiusa negli scranni di finanza ed economia
Famiglie affrante la corruzione ora è la civiltà
La rabbia e un pugno chiuso inseguon dritte la verità
I sogni lacerati in un’aula di tribunale
Due volte uccisi dal capitale transnazionale
Suonano le sirene
Vanno morte gli operai
Vedono ma fan finta di non sapere
Magistrati e usurai
Si compiace il padrone
Loda la sua impunità
Ma chi strisce sopra i corpi delle persone
Mai al sicuro sarà
“Marghera
2 novembre, un velo di sangue scende sulle strade: la dignità di 160
operai calpestata dai signori del lavoro. Per quanto ancora le catene
della morte terranno legata la nostra giustizia? Quante vite ancora
marciranno dietro l’immunità dei porci signori degli affari?”
Suonano le sirene
Vanno a morte gli operai
Ma c’è chi quelle fabbriche della morte
Non dimenticherà
09 La Crociata Del Dittatore Bianco
Il 2000 è il nuovo millennio
Anno di una grossa ricorrenza
Anno di riflessione e d’impegno
C’è chi vuole pulir la coscienza
E parte per un viaggio glorioso
La crociata della redenzione
Per guarire da tutti i peccati
Il bagno sacro della religione
Il dittatore dall’abito bianco
Ben macchiato di immoralità
Si avvicina al muro del pianto
E chiede scusa all’umanità
Di esser stato passivo di fronte
A tanto sangue versato per niente
Noncurante di chi gli sta accanto
e piange ancora la sua gente
Tra scenari di odio e violenza
Di menzogne ingiustizie e dolor
Tra ideali repressi nel sangue
La memoria è il nemico peggior
Di chi ha offeso la vita dell’uomo
Infangando la sua identità
Il rimorso non ne avrà tregua
Il ricordo non ne avrà pietà
Predicava i suoi comandamenti
La via giusta per l’anima pura
Niente aborto nei suoi insegnamenti
Né il diverso amor contro natura
Prega al povero il benefattore
il mio credo è la tua guarigione
Ma il furore del vizio lo spense
Tra le fauci dell’Inquisizione
10 Signor Presidente
Signor presidente
Ho pianto notti morte d’illusione
Sorde inermi ed effimere grida
Negli anni armati della repressione
Ma un aprile cadeva imminente
Sulla fiamma dell’orda meschina
Non dimentichi presidente
La terra libera su cui cammina
Ho visto signor presidente
La memoria sua è volata via
Risucchiando il soffio della storia
Sulle ali nere della nostalgia
Il passato è un vento di terrore
Tra l’oblio e la viltà si avvicina
Tra vecchi sogni di razza e nazione
Sopra il vuoto in cui lei ora cammina
Tuonava la belva squadrista
Foraggiata dal suo dittatore
Contro il fuoco della resistenza
Dai rigurgiti dell’invasore
Vil pregava la bianca vergogna
Contro il fiore della libertà
Gli occhi chiusi di nera menzogna
Nel silenzio la sua immunità
Marcia ancora il vecchio padrone
Cieco d’odio per le città
Striscia infame sulla memoria
Dell’eroe morto per l’ideal
Il nemico è alle porte
Freddo il cuore alla vista
Ma il passato è la morte
Di un futuro senza verità
Odo ancor presidente
Quel tuo grido fascista
Il vento fischia più forte
Scarpe rotte e pur bisogna ardir
A conquistare l’orizzonte rosso del nostro avvenir
Marcia ancora il vecchio padrone
Cieco d’odio per le città
Striscia infame sulla memoria
Dell’eroe morto per l’ideal
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