14.03.2012

Atarassia Gröp - Aqui Estamos

01    Aqui Estamos
02    L'Ora d'Aria
03    Quello Che Rimane
04    Notte
05    Plaza de Mayo
06    El Pueblo
07    Ora Basta
08    Il Conflitto
09    Britz Out
10    Un'Altra Domenica
11    L'Ultima Intifada




01    Aqui Estamos
Ancora vive insieme a noi
Il sogno di quei giorni in cui
Vedremo il sud del mondo in piedi tra di noi
Brindare alla sua dignità

Abbiamo una bandiera che
Si chiamo solidarietà
La strada è in salita ma saliremo insieme
Cio' che conta è non voltarsi mai

Finchè il freddo vento d'occidente soffierà
Aqui estamos, aqui estamos siempre
Finchè sarà vita, sarà vita insieme a voi
Yahora e siempre, todos hermanos
Finchè ci vorrete vi vorremo accanto a noi
Hasta la muerte, hasta nuestra muerte
E quando verrà l'alba sarà luce insieme a voi
Aqui estamos, aqui estamos siempre

Nel loro villaggio globale
Non c'è posto per voi
Sarete altre colonie da stuprare
In nome del benessere comune

Restate ghettizzati al bordo
Del progresso facile
Costruito sopra il vostro sangue da chi ha
Troppo di tutto, ma nessuna pietà

02    L'Ora d'Aria
soltanto due minuti, signor presidente,
lo so che è chieder troppo, pero' a volte non le sembra
che si debba dare ascolto a quella gente
a cui la vita ha detto quasi sempre solamente "no!"?
per cui faccia attenzione per favore a queste piccole parole
e se lo vuole,
legga fino in fondo per seguirmi
in questo volo dentro al cuore

le dico per intanto, signor presidente,
che questa cella è larga quattro metri e siamo in otto a respirarci
dall'ottobre di due anni fa,
mi scusi se diturbo, ma ero stanco di sentirmi dire "no!"
da chi confonde la severita' con la disumanita',
mi capira',
se dico che mi piacerebbe avere ancora
la mia dignita'

e ogni notte si sogna di volare via
scrollandoci di dosso sbarre e follia
vede signore, sognare è mentire
ma da una bugia quanto si puo' capire
e aprire gli occhi costa caro al cuore

quale rieducazione, signor presidente?
questa è solamente negazione della nostra umanita',
oltre che della liberta',
in nome di uno stato che non sa cos'è la civilta',
le annuncio che la prossima ora d'aria qui qualcuno morira',
ed il suo nome è il nome con cui firmo

ancora due righe prima di volar via
faccia in modo che di vite basti la mia,
il secondino che mi trovera' sdraiato
non trovera' un eroe ma il bisogno disperato
di un uomo qualunque in un mondo sbagliato!

03    Quello Che Rimane

Quello che rimane quando il mare
La smette di picchiare
È un dorso di nave,
È l'ingrata certezza di non respirare,
È una terra promessa che non si fa toccare

Il boato dello schianto cede il passo all'impudenza,
Nuotano nel mare telecamere,
Si rispolvera pietà davanti alle televisioni
Che davanti alla morte siamo tutti più buoni

Quello che rimane quando il sogno
Annegando tocca il fondo
Come fosse piombo
È un'onda che si pente cullando le lamiere,
È una notte di tempesta che non sa perdonare

Si rincorrono gli eventi e la notizia arriva a terra,
Inizia il girotondo degli ipocriti,
Prediche imbevute di sentimenti umani,
Non sarebbe educato fregarsi le mani

Alzano preghiere al cielo i diavoli nazionalisti,
Sotto riflettori tramutati per incanto in amplificatori di falsi buonismi,
Si spengono le luci del teatro dell'orgoglio nazionale,
Stasera non va in scena il solito anatema contro l'immigrato,
È politicamente più accettato
Un commosso cordoglio obbligato

Quello che rimane quando il mare
La smette di ingoiare
È schiuma di sale,
Un uomo in divisa trasmette via radio
E conferma l'accaduto:
"nessun sopravvissuto!"
I costernati e gli indignati tutti in fila a capo chino
Nella lunga processione dei carnefici,
Si sfregheranno gli occhi per sembrare più provati
O perchè gli sembra un sogno che non siano sbarcati

04    Notte
Ti ho vista pregare che il cielo stanotte ti lasci dormire
E in quell' istante piegata dal pianto
Pregava con te ogni madre d'oriente

Ti ho sentita parlare ai tuoi figli dei giorni a venire
E gli stavi mentendo
Promettendogli un'alba migliore
Di quella in cui il loro padre è caduto

Notte d'embargo,
In una baghdad piegata dal vento
Notte d'embargo,
Notte di grida che stanno in silenzio
Notte d'embargo,
Come in un incubo che scorre lento
Notte d'embargo,
La quiete apparente di chi è morto dentro

L'assenza dei beni primari è un genocidio nascosto,
È l'odio più duro
Perchè il bersaglio si chiama chiunque,
Si chiama domani, si chiama futuro
Ti vedro' camminare a fatica e piangere ancora,
Ma tu non sperare
L'occidente non conosce pietà
L'occidente non conosce pietà

05    Plaza de Mayo
ay ay ay ay ay ay,
mi nombre serà nunca mas
ay ay ay ay ay ay,
mi nombre serà nunca mas

immagina vibrare a terra l'ombra del sole,
nell'estate che avanza, tra l'odore di sale di mare,
immagina vibrare a terra l'ombra dei soldati,
prova a dare ascolto al pianto delle madri,
prova ad ascoltare…

ay ay ay ay ay ay,
mi nombre serà nunca mas
ay ay ay ay ay ay,
mi nombre serà nunca mas

nessuno sa dove sia andato pedro,
ma sua madre dice in giro che ha sognato
di vederlo andare
in caduta libera verso il fondo del mare,
lo ha sentito gridare sdraiato in fondo al mare,
desaparecido…

immagina una frusta come fuoco sulla pelle,
tra uomini in divisa con gli occhi
colore della morte, tra grida distorte,
immagina di stare in quel preciso istante
li vicino ad ascoltare,
li sentirai picchiare…

se ogni lacrima potesse raccontare la sua storia
conosceremmo il prezzo che puo' avere la vittoria,
e per ogni lacrima c'è un graffio sopra al cuore,
c'è la preghiera sola di chi non si consola,
di chi aspetta ancora…

ay ay ay ay ay ay,
mi nombre serà nunca mas
ay ay ay ay ay ay,
mi nombre serà nunca mas

plaza de mayo, trentamila eroi,
trentamila madri,
sessantamila occhi in lacrime.
plaza de mayo, trentamila "mai",
trentamila foto in bianco e nero
alzate verso il cielo
mi nombre serà nunca mas!

por la vida che vendrà,
por la vida che vendrà
mi nombre serà,
mi nombre serà...
mi nombre serà nunca mas, nunca mas!

06    El Pueblo

Nicaragua, messico, italia,
Fattore accomunante l'amore dissidente
Di chi sta vicino ai suoi fratelli nonostante
Esistano distanze lunghe 4 continenti
Dipende anche da noi creare un'opinione pubblica
Di solidarietà verso il sud america
Se i ragazzi sono uniti non saranno mai divisi
E quando il pueblo è unido jamas serà vencido

Yahora el pueblo se alza en la lucha
Con voz de gigante gritando adelante
El pueblo unido jamas serà vencido

Ma piu' mi guardo attorno niente è uguale a come appare,
Un solo imperativo c'è "parlare, parlare"
Ma chiaccherare non è come fare solidarietà
E non da certo il merito a chi il merito ce l'ha
E mentre s'analizza a fondo l'etica di guerra
In messico si crepa per un ettaro di terra
Le parole, le parole non possono bastare
Bisogna imparare a gridare!

07    Ora Basta
Per quanto tempo ancora dovremo indignarci
Immobili davanti alla vostra codardia?
Vigliaccamente padri di una mina anti uomo
Per voi solo disprezzo, tra voi nassun eroe

Senza appello colpevoli,
Figli della stessa maledetta ipocrisia,
Figli di una sola strategia,
In accanimento su innocenti in movimento!
Ora basta! Ora basta! Ora basta!

Nelle guerre di inizio millennio
Il novanta per cento delle vittime sono civili!
Ovunque e chissa dove ancora tacciono
Centodieci milioni di mine!

08    Il Conflitto
Sono qui e non mi muovo più
Sono qui, non riesco a muovermi
Sono qui e non mi muovo più
Sono qui, sono qui

Ho trovato la mia dimensione
Nella testa l'ho creata ed ora è nata
Ma sai cosa c'è? C'è che è dentro di me
Mentre tutto fuori resta uguale

Ho trovato un'altra posizione
Da cui guardare il mondo ma son stanco di
Vedere che ciò che ho dentro di me
Non appare uguale a ciò che è reale

Tra quello che vedo e ciò che penso
Avverto una distanza
Ne ho abbastanza delle lacrime
Che ancora con frequenza
Quando mi accorgo di non riconoscermi
In quello che vedo mi rigano il cuore
Quando mi accorgo di non riconoscermi
In quello che faccio mi solcano il viso
Ma mi basta un solo minuto per rendermi conto che sono cresciuto
È una guerra che ho aspettato,
Ma ora sono disarmato

E cercherò in me
Il mondo che ho rincorso ma che non ho avuto mai
Mi chiederò se
Nascondersi abbia un senso o se sia meglio uscire che star dentro
Il mondo che ho rincorso ma che non ho avuto mai
Mi chiederò se
Esistano eqilibri stabili
Fra la follia e la realtà

Stò facendo troppa confusione
Confondo le passioni e le abitudini
Perso come sono in questa realtà globale
Nell'incubo di un mondo tutto uguale

E infatti quello che vedo
Mi somiglia sempre meno
Quello che vedo
Sembra sempre meno umano
Quello che sono
Non importa piu' a nessuno
Da zero a dieci valgo meno uno

09    Britz Out
Quanto conta il potere e quanto la dignità?
Quanto conta l'impero e quanto la libertà?
Quanto costa la vita di un figlio
Di questa terra divisa a metà?

Ci vuole poco a cadere
E come e' dura rimettersi in piedi,
Un giorno sembra che il sogno si avveri
Ma il giorno dopo non arriva mai,
E com'e' dura svegliarsi ogni volta
Con in gola la voglia di urlare,
Com'e' strano non sentirsi soli
In questa terra abbracciata dal mare

Brits out,
We want brits out
Brits out,
We want brits out

Se il piombo inglese non serve
Che a innescare le bombe dell'i.r.a.
La pace e' un sogno che sfugge di mano
E come e' dura guardare lontano!

10    Un'Altra Domenica
Un'altra domenica di rabbia e di striscioni
Con le sciarpe al collo ci troverai qua
Dalla gradinata si alzeran le nostre voci
Per te che sei l'orgoglio di questa città
E' per te che siamo quà

Siamo sempre insieme a voi
Non vi lasceremo mai
Sempre insieme a voi

Palla a centro campo ed incomincia la battaglia
Scoppia il grande cuore rumoroso degli ultrà
Sentirai le nostre braccia strette alla tua maglia
E un grido che si alza per tutta la città
"è per te che siamo qua!"

Sentirai i nostri scarponi battere piu' forte
Sulle gradinate di metallo e capirai
Che non ci arrendiamo mai
Che non ci calmiamo mai
Andremo dove andrai
E non ti lasceremo mai!

11    L'Ultima Intifada
Scivolano le paure, come le lacrime solcano visi stanchi e segnati dal tempo,
Che sembra disegnare croci sulle fronti
Le speranze si fanno sabbia tra le dita,
E scialli intrisi del sapore della guerra nascondono la fragile madre,
Rassegnata, ormai, nel vedere scomparire il figlio
Risucchiato dal proprio gesto.
Nel raccoglierlo da terra gli da' l'ultimo saluto ed un cenno della mano sul capo,
Come quando lui sapeva ancora di latte
E lei gli accarezzava gli occhi per invitarlo al sonno.

Ma ora la pelle trasuda piombo e polvere, il cemento soffoca l'orizzonte
Ed i sogni si sgretolano come creta al sole.
Al venir sera il vento ruba le lacrime, che gelide ghiacciano anche l'ultimo sole

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